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Solution Focus ed Executive Reflection

Ma il Solution focus è utile nell’Executive Reflection?

Ma il Solution focus è utile nell’Executive Reflection?

Come direbbe Quelo: “…la domanda è malposta!” (Ndr andrebbe letta con lo stesso suo accento ironico e lievemente evasivo)

Vuole essere però un innesco per una riflessione

Fabio Gariboldi definisce l’Executive Reflection: “Uno spazio in cui riflettere "oltre" il contesto e diventare consapevole del proprio impatto sistemico”

In un mondo dove tutto è veloce, dove tutto va deciso in fretta potersi fermare a riflettere diventa un lusso

Riflettere per accorgersi di ciò che non è immediatamente visibile. A causa dei nostri bias, più o meno consci, a volte finiamo per omettere dati, ingigantire timori, seguire un pensiero lineare che non ci permette di vedere il contesto. Abbiamo cioè, come si dice in gergo, dei punti ciechi. Ecco perché un supporto esterno ci può essere utile per fare chiarezza. 

Nel coaching questo ruolo viene svolto dal supervisor che, formato ad hoc, ha come obiettivo quello di permettere al collega di mettersi in discussione e prendere coscienza dei processi paralleli, delle connessioni sistemiche tra tutti gli elementi della sua narrazione.

Nell'executive Reflection come nella supervisione occorre uscire dalla logica delle soluzioni e il Solution focus in questo caso potrebbe essere un limite se per Solution focus si intende il protocollo mirato a spostare l'altro dal problema alla soluzione. 

Questo a mio avviso proprio quello che non va fatto.

Anche se la tentazione a volte può essere molto forte. L'executive Reflection richiede di andare oltre, di portare l'executive dove non è ancora stato, ma senza l'obiettivo di un vantaggio o una soluzione. 

È un po' la differenza tra un osservatore un testimone: l’osservatore ha una direzione, un punto di vista il testimone no, accidentalmente si trova lì e semplicemente si accorge! 

Quindi occorre portare attenzione alla tendenza ad usare tecniche consolidate magari sulle quali ci si è anche costruito un brand. 

Sul Solutions focus da 2005 ho costruito tanto del mio lavoro e lo trovo uno strumento fantastico ma in quest'ambito a mio avviso, è un rischio.

Più che la tecnica per va considerato l’approccio. Ossia l’attitudine a mantenere la fiducia nelle risorse dell'altro, a mantenere lo sguardo su ciò che funziona nella relazione fidandosi della propria capacità di andare oltre.

Ricordo una volta che intuii, in una supervisione con le costellazioni ad andare esplorare in una direzione in cui il supervisee  non voleva andare.

In qualche modo si fidò di me, e provò. Ebbe immediatamente un senso di nausea molto forte. Uno junior, alle prime armi, sarebbe tornato indietro perché ciò che funziona viene spesso associato con ciò che ci fa stare bene. 

Eravamo entrambi esperti nell'ambito delle costellazioni e anche lui rimase sorpreso.ci permettemmo di restare lì e emerse qualcosa di inaspettato ed estremamente risolutivo. 

Alla fine mi disse “io non sarei andato mai lì come hai fatto a capire che quella era la direzione?”. 

Avevo condotto quella costellazione utilizzando il Playmobil. Considerate che la playMobil ha una linea di produzione apposta per i costellatori.

Io semplicemente risposi “lo hai fatto tu la testa del tuo playmobil andava da quella parte.”

Cosa voglio raccontarvi con questo piccolo aneddoto: la capacità di accorgersi di fidarsi di quello che c'è e di testarlo assumendosene la responsabilità.

Il tema della responsabilità è un tema molto molto importante e le nostre domande, i nostri interventi, anche i nostri silenzi non sono neutri.

Il principio etico va sempre tenuto in considerazione, ma anche la propria percezione di responsabilità. 

Nell’approccio metodologico non c’è molta differenza tra coaching supervision e executive reflection. Gli strumenti, la postura sono del tutto sovrapponibili. La differenza grande è che nel primo caso il supervisore si confronta con un collega con cui condivide linguaggi, strumenti, codici etici nel secondo con un executive che ha un peso di responsabilità del tutto differente e con il quale non è detto che condivide linguaggi e strumenti. 

Il rischio di cadere nella tentazione di offrire soluzioni può essere alto.